Il coraggio della bellezza

Il Coraggio della Bellezza

Nonostante l’interesse italiano verso le mostre d’arte e il mercato dell’arte sia in costante crescita, i media nazionali – TV, radio, quotidiani e riviste – riservano a questo settore sempre meno attenzioni e spazi. È un paradosso sorprendente che merita attenzione e riflessione. (Il coraggio della bellezza

Le statistiche parlano chiaro: ogni anno migliaia di italiani affollano musei, gallerie e fiere d’arte, dimostrando una passione vivace e crescente per la cultura e la bellezza. Si legge che “L’app ufficiale dei musei italiani registra una crescita esponenziale degli introiti nel 2023, con quasi 314 milioni di euro (+34%)”. Le grandi mostre attirano folle entusiastiche, si consideri gli oltre 5 milioni agli Uffizi di Firenze ma anche le mostre di arte contemporanea sparse in tutta Italia e, non ultimo, l’enorme volume di attività espositive e culturali promosse dalle gallerie d’arte, dalle case d’asta spesso rivolte agli artisti italiani contemporanei viventi che rappresentano un vero e autentico patrimonio espressivo che andrebbe senza alcun dubbio maggiormente valorizzato (come fanno in molti paesi in Europa). Tuttavia, accanto a questa evidente vitalità, i media sembrano voler relegare l’arte e la cultura a un ruolo marginale, quasi accessorio, nell’informazione quotidiana.

Antonio Canova - la venere italica

È triste dunque dover constatare che le notizie culturali trovano spazio, se lo trovano, solo in brevi segmenti, spesso relegati alla fine dei telegiornali. Anche la radio, mezzo di comunicazione che amo da sempre, una volta veicolo privilegiato di divulgazione culturale, oggi preferisce puntare su programmi di intrattenimento leggero. I quotidiani e le riviste, poi, riservano all’arte e alla cultura solo qualche pagina, spesso poco approfondita.

È normale che a dettar legge sia il mercato: ogni trasmissione, di qualsiasi genere, deve essere economicamente sostenibile, gli ascolti devono attirare gli sponsor a sostegno del progetto editoriale. È ovvio, ma la tristezza a volte rimane.

Eppure, l’arte è molto più di una semplice espressione estetica: è il riflesso della nostra identità, della nostra storia e della nostra capacità di innovare e stupire. In diverse occasioni, l’Italia è stata protagonista nel mondo grazie alla sua capacità di creare bellezza. Pensiamo ai capolavori del Rinascimento, ma non solo. Ancora oggi la nostra storia dell’arte attira milioni di turisti da ogni angolo del globo, o al design italiano, che continua a dettare incessantemente tendenze internazionali.

Raccontare la bellezza significa valorizzare ciò che ci rende unici e inimitabili. Significa avere il coraggio di dar spazio a ciò che, spesso, è invisibile agli occhi.

I media hanno una responsabilità fondamentale in questo senso: quella di educare, di stimolare la curiosità, di offrire strumenti per comprendere e apprezzare la complessità e la profondità dell’arte. Non si tratta solo di un dovere culturale, ma di un’opportunità straordinaria per contribuire alla crescita intellettuale e spirituale della società.

È il momento di avere il coraggio di dar spazio alla bellezza. Di credere nel potere che ha il linguaggio dell’arte e della cultura di ispirare le persone più attente.

Alberto Moioli

 

 

 

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