Claudio Borghi tra arte e storia

29 luglio 1900 – 29 luglio 2023

LIMEN. Alla soglia tra Storia e Arte

Il 29 luglio si celebra a Monza un anniversario storico che ricorda l’assassinio del secondo sovrano d’Italia, Re Umberto I, detto anche “il Re Buono”. Proprio dove l’anarchico Gaetano Bresci spense per sempre la vita del Re, nel 1910 è stata eretto un monumento commemorativo, la Cappella Espiatoria, fortemente voluto dalla regina vedova Margherita di Savoia e il Re d’Italia Vittorio Emanuele III. Ne parlo oggi, perché, in un luogo tanto carico di storia, oggi è ospitata una mostra d’arte che offre spunti riflessivi particoarlmente interessanti e profondi.

Occorre osservare innanzitutto l’intelligente dialogo tra la storica architettura monumentale progettata dall’Architetto Giuseppe Sacconi, autore anche dell’Altare della Patria di Roma, e le opere dell’artista, scultore, Claudio Borghi.

La Cappella ospita un’imponente “Pietà” di Ludovico Pogliaghi, che accoglie i visitatori, invitandoli a proseguire la vista verso il Saccello, la piccola chiesa, e la cripta sottostante.

Qui inizia il dialogo tra il monumento funebre e il pensiero scultoreo di Claudio Borghi intitolato “il lontananza”. Nel silenzio che avvolge l’area si può compiere un viaggio tra la simbologia storica che rievoca il sangue versato del Sovrano attraverso un cerchio in granito rosso africano e il cippo in marmo nero posizionato nella cripta sottostante nel luogo esatto in cui il Re fu ucciso, circondato da un ideale abbraccio di ben 180 corone bronzee inviate alla famiglia reale in segno di vicinanza al lutto.

L’ingresso alla cripta ospita la “Grande porta”, scultura di Borghi, che ci riporta al significato di Limen, “soglia”, “ingresso”, “entrata” ma anche “inizio”, “linea di partenza”, “esordio”. Una vera e propria soglia sulla quale sommermarsi, tra il significato profondo e poetico sul presente e sul futuro, sulla vita e sulla morte e sull’incominciare. Mi piace quando l’artista ricorda che sulla “soglia iniziano tutte le esperienze. L’infinito leopardiano non sarebbe possibile senza quella siepe che da tanta parte …”.

Il dilaogo poetico prosegue con “La Croce” posta al centro della Cripta, un’opera che lascia senza fiato e che impone un religioso silenzio. Lo stesso Borghi scrive “ per ascoltare occorre far silenzio. Come ogni parola, anche la più banale, per essere percepita ha bisogno di vuoto e silenzio. Il vuoto è la dimensione aurorale dell’ascolto …” .

Il viaggio tra storia, poesia e scultura prosegue tra le altre opere dell’artista originario di Barlassina in Brianza, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi nella storia anche attraverso una dimensione espressiva contemporanea e profonda. Claudio Borghi, uno dei più interessanti scultori europei, con le sue opere impreziosisce e arricchisce uno dei monumenti più autorevoli di Monza, proprio a pochi passi dalla Reggia della Villa Reale rendendo la visita un’esperienza che lascia in segno, dentro ognuno di noi.

 

 

Alberto Moioli

 

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