Sono profondamente onorato di poter presentare l’umanità e la professionalità di Casma, Giovanni Cassamagnago. Quella di Casma è stata una vita “dedicata” interamente alla bellezza dell’arte, il suo modo per celebrare la vita attraverso una pittura colta, supportata da una riflessione profonda che ha caratterizzato sempre ogni sia singola pennellata. Una vita non “dedicata” a qualcosa o a qualcuno, non è forse degna d’essere vissuta. Casma ha seguito il suo cuore sin dal principio, studiando e sperimentando le raffinate sfaccettature della sua ricerca espressiva senza mai una sosta, finché ha potuto. Ha dichiarato la sua passione per l’espressione futurista di Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Gino Severini declinando quell’esperienza al suo stile e alla sua straordinaria sensibilità, fino a distanziare la sua pittura da ogni restrittiva identificazione stilistica storica. Il silenzio e la poesia che riscontro nella profondità di ogni sua opera amplificano il pensiero dell’artista sui grandi temi della vita. Nell’opera simbolo di questo catalogo, dal titolo “La bocca sollevó dal fiero pasto” del 2009, Casma riflette sulle brutture dell’animo umano, prendendo simbolicamente spunto dal trentatreesimo canto dell’Inferno di Dante nella presentazione del Conte Ugolino della Gherardesca, collocato tra i traditori della patria. Casma, offre in ogni opera, la possibilità di andare oltre il dipinto per conoscere da vicino l’anima di un uomo buono.