La sensibilità di una giovane street artist

Nella settimana che ci porta verso il 25 novembre, data simbolo della lotta alla violenza sulle donne, torno a parlare di cultura del rispetto attraverso l’arte. Iniziamo con questo progetto portato a termine da una giovane artista a Lissone, si parla di Street Art.

Alberto 


Arte e cultura del rispetto –  una riflessione

E’ stato un vero piacere essere nella Sala Espositiva di Palazzo Terragni, per inaugurare questa straordinaria mostra di bozzetti di murales. Un evento che coniuga l’arte con l’impegno sociale, organizzato dall’associazione QDonna e reso possibile grazie al “Fondo per la legalità e la tutela delle amministrazioni locali vittime di atti intimidatori” del Comune di Lissone.

Un concorso che ha attirato artisti da tutta Italia, chiamati a confrontarsi con il tema “valori e sfide per il superamento della violenza di genere”. La vincitrice è l‘artista Costanza Rosi (Per seguire Costanza Rosi su instagram) , con l’opera “Vittoria”: una rappresentazione di “lotta gentile potenza ma fiera”, che evoca la femminile senza aggressività, in un percorso costruttivo e pacifico verso l’uguaglianza.

Il murales è stato realizzato sul muro di cinta della Scuola dell’infanzia Cagnola, all’angolo con via Don Colnaghi a Lissone. La mostra dei bozzetti è stata ufficialmente inaugurata il 10 novembre alla presenza della giovane e brava artista e dell‘assessore alla cultura Carolina Minotti che ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità nel voler essere in prima fila quando si tratta di cultura e di argomenti tanto importanti.

Chi mi conosce sa quanto mi sta a cuore l’arte come mezzo di sensibilizzazione e come potente strumento di trasformazione sociale. Curare questa mostra è stata un’opportunità preziosa per riaffermare la centralità dell’arte nella lotta contro la violenza sulle donne, un tema che necessita di attenzione costante e di un impegno concreto.

L’iconografia scelta da Costanza Rosi per il suo bozzetto è profondamente simbolica: richiama il “nudo disteso” della tradizione pittorica classica, ma in questo caso la figura femminile indossa un’armatura. Distesa, sembra riposare dopo una battaglia; elmo e spada sono adornati di fiori, a suggerire una guerra che non è violenta, bensì portatrice di cambiamento e rigenerazione. Lo sguardo della figura, fiero e diretto verso lo spettatore, invita ciascuno di noi a partecipare a questa lotta per l’uguaglianza e contro la violenza di genere.

Mi viene naturale accostare questa forza al personaggio di Ipazia d’Alessandria nella celebre opera La Scuola di Atene di Raffaello. Ipazia è l’unica figura femminile e, con il suo sguardo fiero e rivolto fuori dalla tela, simboleggia coraggio e determinazione. È questo spirito di sfida e resistenza che ritroviamo nel murales di Costanza Rosi: un invito a prenderci parte, a sostenere con credere la lotta contro ogni forma di violenza.

In questo contesto, vorrei anche condividere una riflessione sull’arte e sul suo ruolo. Come sosteneva Platone, l’arte non è semplice imitazione della realtà, ma un mezzo per vedere oltre il visibile e cogliere l’essenza delle cose. L’arte ha il potere di toccare le menti ei cuori, stimolando cambiamenti profondi. Così, il murales di Costanza Rosi non è solo un’opera decorativa: è un messaggio, una presa di posizione contro la violenza di genere.

Vorrei concludere ricordando la figura di Rosa Bonheur, pittrice e scultrice del XIX secolo. In un periodo storico in cui le donne affrontavano innumerevoli ostacoli, Bonheur riuscì a costruire una carriera artistica ea lasciare un’impronta indelebile nel mondo dell’arte. La sua abilità nel dipingere con precisione e sensibilità le permise di ottenere riconoscimenti internazionali, ma il suo percorso non fu privo di sfide. Bonheur incarnava coraggio e indipendenza, dimostrando che una donna può superare ogni barriera.

Raccontare la storia di Rosa Bonheur ci ispira a riconoscere e celebrare i contributi delle donne nell’arte e nella storia. E, come lei, anche Costanza Rosi, con questo murales, ci ricorda che l’arte è un mezzo potente di emancipazione e che le donne, attraverso la cultura, possono e devono essere protagoniste.

Questa mostra rappresenta un’opportunità per riflettere sul ruolo dell’arte e della comunità nella lotta per la legalità e nella prevenzione della violenza di genere. La cultura e l’impegno civico sono strumenti di trasformazione, capaci di avvicinarci a una società più giusta e solidale.

Alberto 

Street Art – Costanza Rosi

il progetto dell’evento – Street art

Inserisci il tuo indirizzo email, così possiamo tenerti aggiornato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *