Antonio Servillo

L’ingranaggio spirituale di Antonio Servillo

L’ingranaggio spirituale di Antonio Servillo è il titolo della monografia del 2024 dell’artista Antonio Servillo.

Ciò che mi affascina delle opere di Antonio Servillo è la capacità di trascinare l’attento osservatore tra gli ingranaggi della sua raffinata pittura. L’artista ci conduce in un viaggio tra il sacro, l’antico e il misterioso attraverso il sapiente uso della simbologia suggerita in ogni dettaglio. La narrazione alla quale si affida Antonio appartiene alla sua capacità di riflettere profondamente sulla forza comunicativa dei suoi codici espressivi, elementi che contribuiscono a creare uno stile pittorico unico e riconoscibile.

I luoghi dello spirito di Antonio Servillo abitano le profondità dell’anima dell’artista e, una volta reinterpretati sulle sue tele, sono destinati principalmente a un pubblico disposto a farsi contagiare dalla bellezza e dalla ricchezza di sfumature che riemergono attraverso le peculiarità creative del suo particolare linguaggio artistico.
Sono evidenti nelle sue composizioni pittoriche le tipiche ruote dentate degli ingranaggi: elementi simbolici che suggeriscono il movimento e donano dinamicità a ogni opera, spalancando al tempo stesso le porte a molte interpretazioni e nuove domande. Davanti agli ingranaggi di Antonio, ognuno apre il proprio cuore e vi trova una chiave di lettura che può partire da analisi di stampo intimamente personale fino a riflessioni legate al tempo.

Questo aspetto mi induce a una riflessione che abita il regno della filosofia. Ognuno di noi è parte di un ingranaggio molto più grande di noi, quasi incontrollabile. La nostra presenza in tale contesto globale può farci sentire piccoli, ma siamo consapevoli che anche un granellino di sabbia può essere influente e determinante nell’equilibrio complessivo della vita. La Cosmologia Filosofica (1) è la disciplina che esplora le questioni fondanti dell’essere umano in relazione alle dimensioni spazio-temporali dell’universo. La stessa metafisica (2) si è occupata per molti versi di questi concetti ed ha aperto la strada a una molteplicità di interpretazioni creative che oggi appartengono ad alcune tra le più straordinarie pagine della storia dell’arte moderna e contemporanea.
Lo sguardo che poniamo però sulle opere di Antonio Servillo non si deve far ingannare da tutto ciò, perché l’espressione artistica del pittore, pur conscio di tutte le implicazioni filosofiche e psicologiche del caso, non è esplicitamente ascrivibile ad alcuna corrente creativa. La solidità del pensiero che accompagna ogni sua intuizione è scevra da qualsiasi influenza che non derivi dalla sua anima sensibile.

Gli ingranaggi che ritroviamo in alcune sue opere sembrano voler suggerire un movimento senza sosta e, con regolarità meccanica, ci offrono una forte metafora della vita in questo frenetico tempo contemporaneo, sul senso del dover sempre andare avanti, senza pensare che rallentare e fermarsi anche solo per poco equivale a mantenere equilibrio e armonia.
Antonio Servillo ha la straordinaria capacità di porci di fronte a una serie di opere entro le quali possiamo scorgere il senso della vita, la sua stessa caducità. In ogni caso, l’artista compie quotidianamente la celebrazione della bellezza della vita. La sua capacità di essere sempre positivo con tutti e al tempo stesso ipercritico verso sé stesso dimostra la volontà di migliorarsi costantemente come artista e come uomo. Proprio come un ingranaggio dell’orologio che incessantemente ci ricorda il nostro tempo, Antonio Servillo spalanca le porte a letture sempre differenti di ogni sua opera.

Ricordo l’anno scorso, quando l’artista mi raccontava alcuni dettagli di una sua opera (L’ultima salita, 2024). Mi colpì molto la presenza di una palla posta ai gradini di una lunga scala che saliva fino al cielo. Rappresentava la perdita del suo amato cane mentre si accingeva a intraprendere un nuovo viaggio, gradino dopo gradino, passo dopo passo, in un cadenzare ritmico che ancora una volta mi riporta allo scandire del tempo, al battito del cuore, al movimento dell’ingranaggio di Servillo. Elementi simbolici che, a voler analizzare in profondità, ci parlano di interconnessione e interdipendenza, armonia e ordine, efficienza e finalità.

Tutto, nella vita e nelle opere di Antonio Servillo, è coerente nella ricerca della bellezza e nella capacità incessante di studiare e ricercare. La strada che sta percorrendo l’artista nel corso della sua lunga carriera è segnata da particolare serietà, caparbietà e serietà.
L’aspetto spirituale emerge prepotentemente nelle opere di Servillo, sia per i suoi celebri templi, sia per la sua spiccata capacità di confrontarsi con sé stesso. L’aspetto più profondo dell’ispirazione creativa dell’artista può essere affrontato anche attraverso le riflessioni del pittore Wassily Kandinsky che ha spesso sottolineato come l’arte sia un’espressione dell’interiorità dell’artista. Il celebre artista teorizzava con il suo capolavoro letterario “Lo spirituale nell’arte”, scritto nel 1910, che l’arte è lo strumento attraverso il quale l‘artista indaga e manifesta la propria anima.
Questo concetto si riflette chiaramente nelle tematiche e nei simboli dipinti da Servillo, nei quali ogni elemento all’interno della tela diviene un mezzo per esplorare e comunicare la profondità della propria spiritualità. Dunque, il pittore non solo crea arte, ma dipingendo accompagna il pubblico a compiere un affascinante viaggio interiore come in un riflesso della spiritualità umana.
antonio servilloNon è un caso che Antonio abbia dipinto l’Orologio Astronomico (3) di Antide Janvier (4) (2024), in cui ancora una volta il tempo appare come un’allegoria particolarmente raffinata, forse nel desiderio di narrare a tutti noi attenti osservatori la bellezza della vita nel hic et nunc (5), qui e ora.
L’orologio astronomico, infatti, ha tra le sue caratteristiche quella di indicare anche la posizione degli astri come il sole, la luna, i pianeti e le costellazioni zodiacali, elementi che l’artista utilizza per collocarci nel presente attraverso coordinate idealmente connesse con l’universo e la bellezza dell’arte. Ogni opera contiene un suggerimento che vuol essere da stimolo per poter migliorare noi stessi nella consapevolezza che la rivoluzione che vorremmo compiere per cambiare questo mondo contemporaneo deve partire innanzitutto da noi stessi.
Antonio Servillo, animato dal desiderio di ampliare sempre più la sua ricerca espressiva, riesce anche a trasmettere, a chi lo frequenta, la sua autentica passione per la cultura e l’arte ed è consapevole di essere un punto di riferimento per molti talenti che si affidano a lui per ottenere informazioni e consigli preziosi.

E così, giungendo al termine di questa mia riflessione non posso che sottolineare come la sua arte, intrisa di simbolismo e spiritualità, sia una finestra aperta sull’anima umana e sull’infinito, capace di trasportare lo spettatore in un viaggio non superficiale. Le sue opere sono, secondo me, lo specchio di una profonda riflessione interiore che ci invita a esplorare la nostra anima e a confrontarci sul senso della vita.

Il percorso che caratterizza la sua crescita espressiva è una lunga storia articolata da mostre personali e collettive, premi e riconoscimenti che delineano una ampiamente raggiunta maturità creativa. Oggi Antonio Servillo vanta al suo attivo anche l’autorevole esposizione personale presso la Camera dei deputati di Roma, non un nuovo traguardo ma l’ennesima tappa con prospettive che mi auguro internazionali.

Alberto Moioli

 

note al testo:

1 Cosmologia Filosofica – termine che deriva dal greco Kòsmos, ordine, Logos, discorso. È considerata una branchia del sapere che si occupa dello studio delle forme e delle leggi dell’universo come sistema ordinato. Nel contesto simbolico espressivo del testo relativo allo studio delle opere di Antonio Servillo è l’approccio sistemico creativo in cui l’artista apre le porte alla questione spazio – tempo e la indaga pittoricamente attraverso la rappresentazione degli ingranaggi dell’orologio astronomico (spiegato al punto 4), ad esempio.
2 Metafisica – Argomento filosofico che ha affascinato tanto Giorgio De Chirico quanto Alberto Savinio, Carlo Carrà, Filippo De Pisis e Giorgio Morandi. Si trattò, artisticamente, di un movimento in cui l’idea era quella di andare oltre alla percezione primaria del soggetto per approdare ad una figurazione in cui il senso apparente delle cose, degli oggetti e delle presenze era il pretesto per approdare in un nuovo modo di vedere l’arte. Giorgio De Chirico si affidò in tale contesto all’ispirazione filosofica derivata dalle sue affinità con il pensiero di Friederich Nietzsche. La sua fu una ricerca volta ad esprimere con il suo particolare stile pittorico il senso di malinconia percepito dagli scritti del filosofo tedesco che, tra l’altro, scaturirà nella prima decade del ‘900 alla creazione della sua prima opera realmente metafisica “L’énigme d’un après-midi d’automne”. Etimologia dal greco metà tà physiká , “dopo le cose fisiche, naturali”. È possibile dunque analizzare le opere di Antonio Servillo attraverso ciò che insegna la filosofia metafisica? Io credo di si e penso che possa essere una nuova e interessante chiave di lettura della sua storia creativa. La forza delle opere dell’artista risiede anche in questo, nella possibilità che tutti i suoi dipinti offrono all’analisi conoscitiva. La filosofia come la psicologia e la storia dell’arte possono essere ottimi pretesti per riflettere su significati nuovi e particolarmente profondi.
3 Orologio Astronomico – Quando lo si cita viene spesso in mente quell’orologio capolavoro d’arte e scienza che cappeggia sulla torre nella Piazza della Città Vecchia di Praga costruito nel 1410 da maestri d’orologeria straordinari come Nikolas zu Kadaň e da Jan Šindel. Il termine è spesso impiegato per indicare ogni orologio che mostra, in aggiunta all’ora corrente, informazioni di carattere astronomico, ossia la posizione del sole, della luna e delle stelle in una prospettiva legata ai segni zodiacali. Al centro del quadrante si trova spesso un disco o una sfera che rappresenta la terra posta al centro del sistema solare. Il sole è spesso rappresentato da una sfera dorata posta in rotazione attorno alla terra con un periodo di 24 ore. Questi strumenti sono in accordo con la visione cosmologica europea pre-copernicana.
4 Antide Janvier- (1751- 1835) celebre astronomo e orologiaio francese, molte sue produzioni sono conservate in alcuni musei a Parigi, fu l’orologiaio a corte ma fu anche vittima del gioco d’azzardo e di una maldestra gestione del suo patrimonio e della sua fama all’epoca. Finì i suoi gironi in povertà e dimenticato da tutti ma la sua è comunque la storia di un uomo geniale anche se poco fortunato.
5 Hic et nunc – Locuzione latina che significa letteralmente “qui e ora, adesso” ed appartiene alla filosofia esistenzialista di Martin Heidegger.

 

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