Il linguaggio artistico di Anna Ceppi è straordinariamente interessante perché è il risultato di una serie di ricerche, studi, professionalità e umanità. Il fascino che appartiene al mondo della bellezza dell’arte risiede nella capacità di riconoscere e svelare ciò che l’opera vuol trasmettere al pubblico attraverso la moltitudine di tecniche e sfaccettature espressive. Ogni dipinto di Anna Ceppi è sorretto da una storia molto importante legata ad una cultura realmente raffinata e ad una profonda sensibilità. Quello che oggi possiamo ammirare è dunque un’espressione artistica costruita attraverso il suo desiderio di far emergere una pittura sorretta dai linguaggi a lei consoni come l’architettura, la musica e la storia dell’arte. Una sensibilità artistica a tutto tondo ereditata da una famiglia d’artisti e intellettuali. Non è un caso, infatti, che oltre alla Laurea in Architettura conseguita al Politecnico di Milano e ad aver perfezionato gli studi alla Harvard University Extension School, ha lavorato per diversi anni negli Stati Uniti coniugando alla sua personalità creativa una forte e comprovata competenza musicale. Elementi, questi, che sostengono nel profondo tutta la sua attività pittorica in cui il ritmo compositivo e la costante ricerca di una cromaticità armonica, si fonde con un linguaggio aniconico, astratto e talvolta informale, straordinariamente musicale nella forma.
Fu nel primo decennio del ‘900 che Wassily Kandinsky[1] teorizzò la dicotomia tra Arte e Musica, tra geometrie e colori, elementi che nella loro fruizione sensoriale, del più attento osservatore, metteva in evidenza la celebre “necessità” interiore dell’artista, riferendosi proprio ai pittori, ai musicisti e ai poeti.
Pur con una propria sensibilità ed una cifra stilistica personale, Anna Ceppi proviene da questo ambito culturale e artistico, la sua sperimentazione creativa appartiene dunque alla ricerca interiore della bellezza intesa nel senso più ampio del termine. L’artista nel ricordare il pensiero di Jean Guitton[2], celebre filosofo francese, “i colori mi rendono Dio immediatamente presente”, tende a sottolineare la straordinaria forza della sua idea di pittura, riuscendo a rimanere in equilibrio tra arte e scienza come tra immanenza e trascendenza. La cultura profonda e raffinata dell’artista dunque offre all’osservatore delle sue opere l’opportunità per andare idealmente oltre alla tela, oltre a quel “sensibile” insegnato da Immanuel Kant[3] nella sua “critica della ragion pura”. In tutto ciò la luce e la centralità della ricerca poetica del colore sono autentici protagonisti proprio come al tempo dei pittori divisionisti. Gaetano Previati[4], ineguagliabile protagonista di quel tempo, concepì il suo gesto pittorico come espressione di un’idea e non come semplice raffigurazione di un soggetto, un approccio questo che ha sgomberato la strada interpretativa verso una ricerca espressiva più libera e più legata alla profondità delle emozioni dei pittori come Anna Ceppi.
Carlo Carrà[5] nello stesso periodo storico, infatti, parlava di rappresentazioni estetiche trasformate in “poemi pieni di spazi e segni”, espressione che tende a liberare definitivamente ogni eventuale resistenza accademica e a liberare ed amplificare ancor più il linguaggio cromatico di Anna.
A fronte di ciò, è bene sottolineare, che lo studio costante della storia dell’arte non significa per l’artista avere un’adesione pedissequa ai movimenti ai quali ho fatto riferimento. Nascono così, supportate da fondamenta culturali molto profonde e ben strutturate opere particolarmente importanti nel percorso creativo dell’artista come “primavera”, “palpiti di colore” e “in the sun” in cui l’armonia cromatica danza idealmente sulla tela giocando con una luce e una tecnica pittorica affine ad un nuovo divisionismo contemporaneo. Se con l’opera “SUN”, Anna Ceppi inserisce magistralmente un tocco geometrico dando grande ritmo compositivo, è con “E subito ne uscì sangue e acqua”[6] che l’artista eleva la sua arte a citazione evangelica (Giovanni, 19,33-34) riflettendo sul significato profondo del momento in cui il soldato trafigge con la sua spada il costato di Gesù, ormai morto sulla Croce. L’opera deve essere osservata in silenzio e con attenzione perchè la ferita che divide a metà il dipinto è un simbolo molto profondo attraverso il quale si intravede con evidenza la volontà di Anna Ceppi di suscitare in noi il desiderio di provare a farci contagiare dalla forza dirompente che l’arte può avere.
La formazione culturale, la passione per la musica e la storia dell’arte convergono sulle tele dipinte da Anna Ceppi insieme ad una significativa abilità tecnica e sensibilità umana, capace di indagare le profondità più nascoste della sua anima.
a cura di Alberto Moioli
[1] Wassily Kandinsky (1886- 1944), pittore che ha dato avvio all’arte astratta che ha saputo teorizzare la stretta connessione tra arte e spiritualità anche attraverso un capolavoro letterario scritto nel 1910;“lo spirituale nell’arte”. Qui l’artista analizza la “necessità interiore” che caratterizza il vero artista, fornendo elementi di studio e approfondimento legati al dialogo tra l’arte e la musica. Una sorta di “suono interiore” che si materializza sulla tela attraverso un’armonia cromatica e un ritmo compositivo che lo stesso Kandinsky esplicita attraverso una celebre metafora: “il colore è il tasto, l’occhio è il martelletto, l’anima è un pianoforte con molte corde”.
[2] Jean Guitton (1901-1999), noto filosofo cattolico francese la cui centralità del pensiero verte sul costante dialogo possibile tra fede e ragione. Fine intellettuale ha contributo a scrivere pagine molto importanti della bibliografia filosofica del secolo scorso.
[3] Immanuel Kant (1724-1804), filosfo tra i più autorevoli e conosciuti, ha contribito con Hegel a far nascere e ad amplificare le basi della teoria legata alla Filosofia estetica e alla lettura delle opere d’arte. Nella sua “Critica alla ragion pura” esplora il campo dell’estetica trascendentale e pone basi teoriche determinanti per l’apertura di nuove riflessioni relative al campo della rappresentazione espressiva.
[4] Gaetano Previati (1853-1920) esponente di spicco della stagione divisionista italiana insieme a Giovanni Segantini, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza da Volpedo ed anche Umberto Boccioni e Giacomo Balla, con i quali ha convisiso un periodo storico espresivo di notevole importanza.
[5] Carlo Carrà (1881-1966), pittore e raffinato docente d’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera (dal 1939 al 1951), si affacciò anche al futurismo e al simbolismo lasciando in eredità ai posteri un grande patrimonio espressivo.
[6] Citazione evangelica completa «Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il costato, e subito ne uscì sangue e acqua» (Gv 19,31-34)
BIOGRAFIA DI ANNA CEPPI
Architetto e artista, sviluppa un personale linguaggio artistico ricco di valori poetici e intensa espressività. Attraverso la forza vibrante delle pennellate e movimenti dinamici, rispecchia l’idea filosofica della kinesis. In un gioco di effetti di luce e profondità di colori, dipinge la freschezza che caratterizza la fusis, la natura da cui traspare l’anelito al Trascendente. Con l’utilizzo di colori vivaci e della policromia, crea molteplici armonie geometriche per rendere visibili le parole del filosofo Jean Guitton:“ I colori mi rendono Dio immediatamente presente”. Con le sue opere trasfigura poeticamente la realtà, Il Divino è rappresentato anche dalle pennellate più leggere che creano atmosfere dolci e di speranza per esaltare il significato simbolico della Luce. Una irrefrenabile espressione di sentimenti, un coinvolgimento emotivo scaturisce dagli inimitabili tocchi di colore, giustapposti in un movimento ritmico di minute pennellate e linee allungate che si dilatano in forme dinamiche in espansione nello spazio. Le sue opere si possono definire come una sintesi del ἄπειρον, l’illimitato e l’indefinito. Per rappresentare la verità sia del mondo visibile ed esteriore sia per svelare un mondo interiore sconosciuto ricava ispirazione dalla libertà nel movimento dei colori e dalla freschezza dei segni che portano a sorprendenti sviluppi cromatici sempre attraverso una rigorosa impostazione e alla ricerca di una sintesi formale e cromatica.
Ha conseguito la laurea magistrale a pieni voti in Architettura al Politecnico di Milano con la tesi: Le Proporzioni Armoniche Pitagoriche nell’Architettura Greca e Rinascimentale. Diplomata al Liceo Artistico Boccioni di Milano, ha partecipato al Rotary Youth Leadership Awards del Rotary International del Distretto 2040 e ha perfezionato gli studi alla Harvard University Extension School. È stata Designer nell’Interior Architecture and Space Planning Department dello Studio Icon Architecture di Boston, ha collaborato a progetti quali l’ampliamento del Berklee College of Music di Boston, la ristrutturazione della South Station di Boston, del Gloucester Maritime Heritage Center, dell’Auburn Festival Plaza nel Maine.È stata Art Creator e Project Manager per l’azienda americana Gardener’s Gallery di Lawrence in Massachusetts, ha disegnato le collezioni 2000 e 2001, distribuite in tutti gli Stati Uniti nei più importanti centri commerciali e alberghi. Ha vinto il secondo premio al concorso di Arte e Architettura York Contract: Unmasking Year 2000 di Boston. Ha collaborato con lo Studio d’Arte e Architettura Alberto Ceppi di Meda, lavorando alla realizzazione di numerose sculture, vetrate e mosaici. È coautrice di Allegro Pentagramma gioco didattico musicale brevettato e realizzato dalla Ars Notae per l’apprendimento della notazione musicale nelle scuole primarie e dell’infanzia italiane. Ha conseguito diplomi musicali presso i Conservatori di Milano, Como e Bergamo, tra cui la Licenza di: Storia della Musica, Armonia Complementare, Teoria e Solfeggio e V° Anno di Pianoforte. Ha tenuto corsi di Pianoforte e Introduzione alla Musica presso l’Accademia Musicale Europea e la Scuola di Musica Amadeus di Meda. Ha studiato Canto Lirico con i soprani Barbara Frittoli, Lucia Belluso Noseda e Patrizia Zanardi e ha seguito corsi di formazione per insegnanti presso il New England Conservatory di Boston. Si è specializzata in Jazz Vocal Improvisation al New England Conservatory. Ha insegnato Educazione Artistica, Educazione Tecnica ed Educazione Musicale nelle scuole secondarie di primo grado di Lissone, Carate Brianza e Varedo. Durante le sue ricerche alla Biblioteca Trivulziana di Milano ha scoperto uno spartito di Halleluja Francigena, composto in epoca anteriore al secolo X, che testimonia l’origine francese delle monache fondatrici del Monastero di S. Vittore di Meda. Dal 2010 al 2014 si è impegnata socialmente nella lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica facendo parte della commissione organizzatrice dei Premi di Laurea sulla SLA del Rotary Club Sesto Milium Centenario. Nel 2015 e 2016 è stata nella commissione organizzatrice del Premio PRISLA, Premi di Laurea e di Ricerca sulla SLA. Nel 2016 ha realizzato per l’evento in Università Bocconi: Ricerca e Modelli di Assistenza nella Sclerosi Laterale Amiotrofica e nelle Malattie Cronico Degenerative la stampa artistica Germoglio. In occasione della Conferenza Scientifica Internazionale Advances in Decision Analysis 2019, tenutasi presso l’Università Bocconi, ha disegnato la stampa artistica Remember Milan. Negli anni 2019 e 2020 è stata membro del Comitato Esecutivo del Concorso Internazionale di Pianoforte Ettore Pozzoli. Di lei hanno parlato diverse riviste locali e nazionali, sue opere sono state esposte in numerose exhibitions e diverse sono parte di collezioni private in Italia e all’estero. Dal 2018 gestisce lo Studio Museo Alberto Ceppi a Meda, dove sono presenti sculture, quadri, vetrate, mosaici e una gipsoteca, oltre ai laboratori. Lo scopo dello Studio Museo è di mantenere viva la memoria del padre, creando luoghi d’incontro e spazi espositivi anche per artisti di nuove generazioni. Nel 2020 ha inaugurato l’Atelier d’Arte Anna Ceppi a Meda dove crea le sue opere. È sposata con Emanuele Borgonovo, professore ordinario all’Università Bocconi, con cui collabora in progetti interdisciplinari di ricerca volti ad approfondire le intersezioni tra Matematica, Musica e Arte; ha due figlie Emma e Valeria.