Maurizio Galimberti. Ritratti nella storia

Maurizio Galimberti – Ritratti nella storia

Maurizio Galimberti è un artista con una lunga e straordinaria storia, tanto da essere considerato, nel mondo della fotografia, come uno dei più autorevoli e conosciuti interpreti italiani.

Celebri sono gli scatti che ha realizzato quasi vent’anni fa alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Milano oggi ospita eccezionalmente e solo fino al 30 novembre, le  opere che sono entrate di diritto tra le più belle pagine della storia della fotografia italiana. (Photomovie, Viale Ranzoni 15/a)

L’uso della pellicola Polaroid contiene tutta la poesia dell’immagine singola, non legata alla riproducibilità della pellicola classica del mondo analogico, un unicum che la lega più al mondo dell’arte che a quello della fotografia, la cui storia ha sempre influenzato in profondità ogni scelta espressiva di Maurizio Galimberti.

Il ready-made di Marcel Duchamp, il new dada, Umberto Boccioni, il futurismo, l’esperienza rivoluzionaria del bahuaus, l’amicizia sincera con il grande Gabriele Basilico, queste sono solo alcune delle più importanti esperienze culturali che tutt’oggi contagiano l’anima creativa e sensibile del fotografo.

La linea di confine sulla quale si esprime il linguaggio di Galimberti è quella che separa idealmente il mondo reale da quello delle idee e delle emozioni, il suo indimenticabile “Viaggio in Italia”, racconto fotografico curato da Denis Curti, contiene infatti tutta la poesia del capolavoro letterario del 1817 di Goethe.

Sono però i celebri mosaici, quelli esposti oggi a Milano, che il fotografo ha realizzato ritraendo molti personaggi del  mondo del cinema che sono entrati nell’immaginario collettivo grazie alla straordinaria profondità espressiva e all’evidente tecnica innovativa che ci consente di osservare i volti di Javier Bardem, Bernardo Bertolucci, Isabella Rossellini, Salama Hayek, Alfonso Cuaron, Mario Monicellli e Wim Wenders attraverso più punti di vista.

La frammentazione dell’immagine riesce, straordinariamente, a mettere in risalto i volti, gli sguardi e le mani dei soggetti,offrendo allo spettatore più attento, l’opportunità insolita di entrare in connessione e in sintonia con i famosi attori, protagonisti dei ritratti esposti.

Affascinato dai  mosaici bizantini visti da bambino nella Chiesa di San Vitale a Ravenna, capolavoro dell’arte paleocristiana edificata intorno agli anni 532 e 547, Maurizio Galimberti ha scelto di esprimersi attraverso personalissimi codici del linguaggio espressivo la cui progettualità l’ha reso celebre e unico nel suo genere in tutto il mondo.

Oltre ad aver ottenuto la copertina del Times Magazines con un ritratto dell’attore Johnny Deep realizzato nel 2003 a Venezia, aver lavorato con Lady Gaga e ritratto personalità molto famose come Carla Fracci, George Clooney, Catherine Zeta-Jones, Robert De Niro, Maria Grazia Cucinotta, Mimmo Rotella, Dario Fo e molti altri, Galimberti ha trasmesso l’essenza creativa dei suoi ritratti esponendo in alcuni dei più autorevoli Musei di tutto il mondo, dal Museo Diocesano di Milano alla Galleria d’Arte Moderna di Roma fino alla Biennale di Venezia, New York e Los Angeles.

Alberto Moioli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *