Lavinia Fontana, un esempio di forza e bellezza

La forza delle donne nella pittura di Lavinia Fontana, un esempio di forza, coraggio e bellezza.

 

La visita della regina di Saba al re Salomone, 1600 circa, Galleria nazionale d’Irlanda, Dublino

 

Nei giorni in cui si celebra la Festa della Donna e si usano parole che stanno diventando sempre più d’uso comune come “empowerment “, dal punto di vista artistico, mi viene in mente un simbolo assoluto, spesso dimenticato, come Lavinia Fontana (1552-1614).

Nata a Bologna, in quel periodo prezioso che viene chiamato “tardo manierismo”, Michelangelo stava ancora creando i suoi capolavori, Lavinia, non senza difficoltà, si imponeva nel panorama artistico e si caratterizzava come la prima vera pittrice professionista. Si deve tener conto che a quel tempo, fino ai primi dell’Ottocento, le donne non avevano accesso alle botteghe e alle scuole di educazione artistica di alcun genere. Lavinia ebbe la fortuna d’avere nel padre Prospero un buon pittore e un raffinato uomo di cultura che non le negò una formazione, seppur casalinga, nel mondo dell’arte e della bellezza.

L’artista è conosciuta come la prima donna alla quale, nel 1583, fu commissionata un dipinto per una pala d’altare per la cappella del Cardinale Paleotti nella Cattedrale di San Pietro di Bologna.

Cosa c’è di strano?  Lavinia divenne in breve molto famosa come pittrice, reclamata anche a Roma ma dovette dividersi tra le sempre più frequenti richieste artistiche e i numerosi impegni famigliari, tra i quali anche le ben undici gravidanze. Può far riflettere che già cinque secoli fa ci fosse una donna di successo in equilibrio tra lavoro e famiglia.

La storia d’arte di Lavinia Fontana non è celebrata tanto quando dovrebbe nonostante sia oggetto di studi e restauri anche dalla National Gallery di Dublino che le ha dedicato una consistente mostra personale.

Minerva in atto di abbigliarsi, 1613, Galleria Borghese, Roma

 

 

Tra le sue opere si annovera anche un nudo di donna molto interessante dal titolo “Minerva in atto di abbigliarsi” del 1614, conservata alla Galleria Borghese di Roma.

Un capolavoro che colpisce per la raffinatezza dei dettagli e la capacità di trasmettere all’osservatore la sensazione di elegante bellezza, come se la bellissima figlia di Zeus fosse stata sorpresa in un momento di intimità.

La ricchezza dei particolari dipinti offre inoltre la possibilità di analizzare l’opera anche dal punto di vista simbolico e metaforico, pare infatti che questa, che fu a tutti gli effetti l’ultima opera dipinta prima di morire, rappresentasse la sua riflessione espressiva sulla caducità della vita, in questo modo, sentendosi pian piano sfiorire volle rappresentare l’elegante bellezza del corpo della donna.

Quella di Lavinia Fontana è solo una delle tante storie di donne di grande successo che oggi celebriamo ed ammiriamo attraverso la bellezza dell’arte.

 

Alberto Moioli

Dedicato a tutte le Donne

 

La forza delle donne nella pittura di Lavinia Fontana, un esempio di forza, coraggio e bellezza.

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