E’ finalmente uscita l’ultima pubblicazione dell’architetto, critico e teorico dell’architettura, scrittore e soprattutto fine intellettuale, MAURIZIO DE CARO dal titolo “Sessantuno venti ventuno”.
Il libro contiene una raffinata raccolta di testi e pensieri che De Caro ha elaborato durante i recenti due anni di pandemia, pubblicati sul sito “One Listone Giordano” ed ora inseriti in una preziosa pubblicazione di EEditore nella collana “linea d”orizzonte” di LABA – Libera Accademia Belle Arti di Brescia, dove ricopre il ruolo di docente e membro del consiglio accademico.
Conosciuto e riconosciuto in ambiti che spaziano dal mondo dell’architettura a quello dell’arte e del design, Maurizio De Caro, regala al lettore sessantun “perle” letterarie di rara raffinatezza espressiva.
Sarebbe molto impegnativo, in questo contesto, raccontare tutte le peculiarità professionali dell’Architetto perché ai molti riconoscimenti e pubblicazioni andrebbero aggiunte anche i grandi progetti che caratterizzano la sua carriera.
Il libro è dunque un piacevole e accattivante incontro con i pensieri e le parole di uno dei più autorevoli protagonisti del mondo della cultura italiana, un autentico invito ad accrescere il nostro arredo mentale a beneficio anche dei palati più fini.
“I testi di Maurizio De Caro, oggi, – afferma il Presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura, Architetto Andrea Margaritelli – , può essere riletto con la distanza temporale che lo rende più profondo come quando costruisce una serie di dialettiche con altri progettisti, sul significato stesso di isolamento, o ospitando un’opera composta di Emanuel Pimenta (Assistente di John Cage)“.
L’invito di Maurizio De Caro alla lettura del suo straordinario diario intellettuale io l’ho raccolto con vero piacere e onore, ritrovando, confesso la mia emozione, anche un pensiero importante dedicato all’immenso Arturo Schwarz, scomparso a 97 anni. Storico dell’arte, gallerista, saggista, docente, poeta e intellettuale, testimone importante della nascita dei surrealisti, amico di Andrè Breton, Marcel Duchamp e molti altri autentici protagonisti di una stagione particolarmente intensa e dinamica dell’arte moderna e contemporanea, raccontata meravigliosamente anche in un video che si trova ancora nella rete (clicca qui) e rimarrà, a mio modesto parere, come una delle più belle testimonianze registrate con Schwarz.
Alberto Moioli
MAURIZIO DE CARO
“Sessantuno venti ventuno. Analisi e critica della cultura e del progetto per il tempo presente”