Luigi Bello: l’Arte come eredità eterna
Oggi Luigi Bello avrebbe compiuto 96 anni. Lo voglio ricordare adesso, nel giorno del suo compleanno, a 8 giorni dalla scomparsa, non solo per l’artista che è stato, ma per l’uomo straordinario che, attraverso l’arte e la pittura, ha costruito un percorso unico e inconfondibile.
Raccontare la vita di Luigi significa ripercorrere la storia dell’arte contemporanea, poiché, nato nel 1928 e avendo intrapreso la carriera artistica fin da giovanissimo, ha vissuto in prima persona l’energia travolgente dei movimenti del Novecento. Nato a Legnano e stabilitosi a Milano, ha condiviso quel periodo d’oro della metropoli lombarda accanto ai grandi nomi dell’epoca: Lucio Fontana, Piero Manzoni e il fotografo Ugo Mulas. Eppure, nonostante l’influenza di tali innovatori, Luigi scelse di mantenere una sua cifra stilistica autonoma. Dalla pittura figurativa si spostò gradualmente verso una sintesi cromatica e formale, dove il gesto artistico e la scelta dei colori rimasero impregnati di una profonda spiritualità fino agli ultimi giorni.
La sua arte si nutre di una ricerca incessante, fatta di segni essenziali ma ricchi di significato, in grado di amplificare il valore spirituale dell’opera. Dopo aver vissuto intensamente gli stimoli culturali di Milano, Luigi trovò pace in un piccolo paese vicino a Varese, Cadegliano-Viconago, dove la natura e la semplicità gli offrirono l’ispirazione e la serenità per proseguire il suo cammino artistico.
Luigi Bello non era solo un grande pittore, ma anche un uomo di profonda umanità. Con un’ironia sottile e una riservatezza elegante, sapeva incantare con poche parole, sempre misurate e piene di significato, proprio come le sue pennellate. Ricordo con piacere il suo intervento durante l’inaugurazione della mostra personale antologica per i suoi 95 anni a Palazzo Verbania a Luino. Quella mostra fu un tributo speciale alla sua carriera, ma fu il suo discorso a incantare tutti i presenti: poche frasi dense di verità e umorismo, che racchiudevano la sua saggezza.
Per anni, il bianco, il nero e il rosso sono stati i colori con cui Luigi ha dipinto le emozioni della sua anima sensibile e inquieta. Nella sua vita, ha celebrato quotidianamente l’arte, la famiglia e la vita stessa, attraverso una continua ricerca della bellezza insita nell’umanità.
Luigi Bello continua a vivere attraverso la sua vasta produzione artistica, perché l’arte ha il potere di raccontare per sempre l’essenza dell’anima di un artista. Conoscerlo è stato un privilegio, impossibile non volergli bene.
Alberto Moioli
La mostra a Luino, Palazzo Verbania
Luigi Bello – un segno nella storia
E all’improvviso la storia di Luigi Bello – TXT
sito internet dell’artista www.luigibello.it
