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Quando l’arte vinceva l’oro olimpico

di Alberto Moioli – La Ragione – Rassegna Stampa: Quando l’arte vinceva l’oro olimpico

๐…๐จ๐ซ๐ฌ๐ž ๐ง๐จ๐ง ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐ข ๐ฌ๐š๐ง๐ง๐จ ๐œ๐ก๐žโ€ฆ
๐‹๐ž ๐Ž๐ฅ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ข๐š๐๐ข ๐ง๐จ๐ง ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ, ๐ฆ๐š ๐š๐ง๐œ๐ก๐ž ๐š๐ซ๐ญ๐ž!Pochi ricordano che nel passato erano categorie olimpiche anche la letteratura, l’architettura e la pittura.
Oggi ho il piacere e l’onore di pubblicare un mio articolo sul quotidiano nazionale L๐š ๐‘๐š๐ ๐ข๐จ๐ง๐ž (pag. 9) in cui esploro questo affascinante intreccio tra ๐š๐ซ๐ญ๐ž ๐ž ๐ฌ๐ฉ๐จ๐ซ๐ญ.

๐‚๐ฎ๐ซ๐ข๐จ๐ฌ๐ข๐ญ๐šฬ€: ๐š๐ง๐œ๐ก๐ž ๐†๐š๐›๐ซ๐ข๐ž๐ฅ๐ž ๐ƒ’๐€๐ง๐ง๐ฎ๐ง๐ณ๐ข๐จ ๐ฉ๐š๐ซ๐ญ๐ž๐œ๐ข๐ฉ๐จฬ€ ๐š๐ข ๐†๐ข๐จ๐œ๐ก๐ข ๐Ž๐ฅ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ข๐œ๐ข ๐๐ž๐ฅ ๐Ÿ๐Ÿ—๐Ÿ๐Ÿ, ๐ง๐จ๐ง ๐ฉ๐ž๐ซ ๐ฅโ€™๐š๐ญ๐ฅ๐ž๐ญ๐ข๐œ๐š, ๐ฆ๐š ๐ง๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐œ๐š๐ญ๐ž๐ ๐จ๐ซ๐ข๐š ๐ฅ๐ž๐ญ๐ญ๐ž๐ซ๐š๐ญ๐ฎ๐ซ๐š!

S๐ข๐ž๐ญ๐ž ๐œ๐ฎ๐ซ๐ข๐จ๐ฌ๐ข ๐๐ข ๐ฌ๐š๐ฉ๐ž๐ซ๐ž ๐๐ข ๐ฉ๐ข๐ฎฬ€? https://laragione.eu

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LA RAGIONE – Quotidiano nazionale del 09 agosto 2024 – pagina 9

 

Quando lโ€™arte vinceva lโ€™Oro Olimpico

testo di Alberto Moioli per LA RAGIONE 09.09.2024

Forse non tutti sanno che alle Olimpiadi, per ben sette edizioni, anche l’arte fu una disciplina premiata come il nuoto, la corsa e il salto in alto. Dal 1912 al 1948, infatti, i Giochi Olimpici includevano competizioni artistiche che celebravano le opere d’arte ispirate allo sport. Scultori, pittori, architetti, musicisti e scrittori gareggiavano per conquistare medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, proprio come gli atleti. Questi concorsi erano divisi in cinque categorie principali: architettura, letteratura, musica, pittura e scultura.

Oggi, accanto alle bellissime pagine di storie di sport scritte dalla ginnasta statunitense Simone Biles, alle lacrime del tennista Novak ฤjokoviฤ‡ e ai sorrisi delle nostre tenniste dโ€™oro Sara Errani e Jasmine Paolini, potremmo avere anche una competizione dedicata allโ€™estro creativo dei maestri dellโ€™arte internazionale.

Una storia che in realtร  non รจ durata moltissimo, poichรฉ questo programma entrรฒ per la prima volta nella competizione olimpica nel 1912, durante i giochi di Stoccolma. Tra lโ€™altro, il medagliere ci ricorda che fummo proprio noi a emergere con ben due medaglie dโ€™oro nella musica e nella pittura.

Dando unโ€™occhiata al medagliere e alla storia di quei tempi, si scopre che proprio Charles Pierre de Frรฉdy, barone di Coubertin, storico secondo presidente del Comitato Olimpico Internazionale e considerato il fondatore dei moderni Giochi Olimpici, fu anche uno dei sostenitori dellโ€™inserimento della disciplina artistica nel programma del 1912. Proprio nellโ€™edizione di Stoccolma, che pare fu un autentico successo non solo di pubblico ma anche di organizzazione, lo stesso De Coubertin partecipรฒ in prima persona, vincendo la medaglia dโ€™oro nella sezione โ€œLetteraturaโ€ con la poesia “Ode au Sport”, presentandosi con lo pseudonimo George Hohrod e Martin Eschbach, celebrando quello che lui chiamรฒ โ€œsport come il piacere degli Dei e l’essenza della vitaโ€.

Tra le carte di quella speciale edizione dei Giochi Olimpici, si scopre anche che Gabriele Dโ€™Annunzio partecipรฒ nella sezione letteraria. Lui, che amava lo sport sotto molte forme, praticava personalmente nuoto, scherma, boxe, golf, ciclismo, canottaggio, bocce, equitazione e motonautica. In questo periodo in particolare, aveva una residenza parigina, grazie anche alla relazione con la celebre pittrice statunitense Romaine Brooks, che lui chiamava โ€œcinerinaโ€ per la netta prevalenza nelle sfumature di grigio della sua tavolozza cromatica, caratteristica che determinรฒ il suo stile, rendendola riconoscibile in tutto il mondo.

Infine, sempre in quella straordinaria edizione dei Giochi Olimpici di Stoccolma del 1912, si annoverano anche le curiose medaglie ottenute dallโ€™americano Walter Winans: bronzo nella sezione scultura con “An American Trotter” e argento nel tiro a segno, lโ€™unico nella storia a vincere due medaglie nella stessa edizione, una nello sport e una nellโ€™arte.

Questa parentesi tra arte e storia contiene molti aneddoti e curiositร , e mette in luce il coraggio di scommettere sulla bellezza dellโ€™arte anche in un ambito in cui oggi nessuno lo prenderebbe nemmeno in considerazione. In quel contesto, infatti, scorrendo tra lโ€™elenco dei partecipanti, si poteva trovare anche il nome di Walter Gropius, fondatore e ispiratore della Bauhaus, ma questa รจ unโ€™altra storia.

Alberto Moioliย 

 

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